A scuola di acqua: Levissima insegna la corretta idratazione

PRENDE IL VIA NELLE SCUOLE PRIMARIE ITALIANE LA 7MA EDIZIONE DEL PROGRAMMA EDUCATIVO SULL’IDRATAZIONE E SUL CORRETTO RICICLO

Quanto bisogna bere durante la giornata e dove vanno buttate le bottiglie di acqua una volta vuote? Sono queste alcune delle domande attorno a cui ruota il progetto A Scuola di Acqua, realizzato da Levissima e dal Gruppo Sanpellegrino in collaborazione con ScuolAttiva. Un’iniziativa nata per sensibilizzare i più piccoli sull’importanza dell'acqua per la salute e per il pianeta, oltre che sul riciclo e sulla tutela dell’ambiente.  

Levissima è da sempre molto attenta a queste tematiche. A Scuola di Acqua, infatti, rientra nel più ampio progetto Regeneration che vuole contribuire attivamente alla creazione di un mondo in cui le risorse naturali vengano utilizzate in modo condiviso e responsabile, così da generare un impatto positivo. Ma cosa vuol dire andare A Scuola di Acqua? Scopriamolo insieme.

SCHEDE DIDATTICHE E CHALLENGE MULTIMEDIALE PER REALIZZARE UNA SCUOL-ISSIMA

A Scuola di Acqua è un progetto educativo nato per coinvolgere le scuole primarie di tutta Italia. Rappresenta, in particolare, un valido alleato sia per gli insegnanti nell’impostare le lezioni con divertenti contenuti multimediali sui temi della corretta idratazione e del riciclo, sia per i genitori nello stimolare i loro bambini a mettere in pratica comportamenti più sani e sostenibili.  

Al ricco programma di schede didattiche interattive e survey, il progetto affianca una challenge multimediale che chiama a sfidarsi tutte le classi partecipanti. Le prime cinque classificata nella graduatoria nazionale, potranno presentare la loro idea di Scuol-issima e concorrere così per il premio finale: la realizzazione di Scuol-issima. Levissima, infatti, riqualificherà un’area green all’interno della scuola, pensata e progettata dai bambini, in modo sostenibile e con materiale

PROMOSSI A PIENI VOTI GLI STUDENTI DI A SCUOLA DI ACQUA

Arrivato quest’anno alla 7ma edizione, A Scuola di Acqua ha coinvolto negli anni oltre 2.740 scuole, 13.380 classi e 299.000 alunni. I risultati finora raggiunti, soprattutto nel sensibilizzare i bambini a bere di più e più spesso, sono significativi ed emergono dall’indagine realizzata durante l’anno scolastico 2019-2020 su oltre 1000 docenti e alunni in 18 regioni italiane per monitorare le abitudini relative all’idratazione e alla raccolta differenziata dei più piccoli durante l’orario scolastico, analizzando anche la diffusione della cultura dell’idratazione e del riciclo della plastica in ambito educativo. 

Secondo quanto dichiarato dai docenti, il 69% dei bambini beve tre o più volte al giorno e il 76% dei bambini che ha preso parte all’iniziativa beve più frequentemente rispetto agli alunni dei docenti nuovi al programma.  

Dal punto di vista delle abitudini, i bambini bevono spesso a scuola, soprattutto l’acqua che si portano da casa (73%), mentre fuori dall’orario scolastico consumano acqua principalmente durante i pasti (80%), quando fanno sport (79%) e durante la merenda (61%).  

Circa la metà del corpo docente intervistato, cioè il 44%, crede che sia necessaria una sensibilizzazione dei genitori per far bere maggiormente i bambini, mentre il 33% ritiene più importante una campagna informativa per promuovere una "cultura alla corretta idratazione" a scuola. 

Se in termini di educazione sull’importanza del bere, i risultati raggiunti sono importanti, ci sono stati riscontri positivi anche per quanto riguarda la raccolta differenziata: il 97% degli alunni sa che se beve da bottigliette di plastica deve poi buttare i contenitori vuoti nell’apposito bidone.