L’importanza del clima rappresentata da una piantina che cresce in una mano

Che cos’è la cop-26?

SCOPRI DI PIÙ SULLA GRANDE CONFERENZA SUL CLIMA CHE SI STA TENENDO IN QUESTI GIORNI E SUGLI OBIETTIVI CHIAVE DA RAGGIUNGERE

In questi mesi avrai sicuramente sentito parlare di COP-26 e dell’importanza che questa conferenza riveste per il futuro del nostro pianeta e di tutti noi. Ma sai di che cosa si tratta e che cosa c’è davvero in gioco? Se la risposta è no, ecco un breve articolo che ti può aiutare a fare chiarezza.

IL NOME: COP-26 CHE COSA SIGNIFICA?

Partiamo dal nome COP-26. Una sigla che sta per Conference of Parties - Conferenza delle Parti. Si tratta di un vertice globale organizzato annualmente dall’ONU che vede riunite le 197 nazioni appartenenti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (un trattato internazionale in materia ambientale che fu firmato durante il Summit della Terra tenutosi a Rio de Janeiro nel giugno del 1992). Il primo vertice fu organizzato nel 1995 a Berlino e quella che si tiene quest’anno dal 31 ottobre al prossimo 12 novembre è la 26° edizione; da qui il nome COP-26.

In preparazione dei lavori, i rappresentati di circa 50 stati e diversi attori della società civile impegnati nella lotta contro i cambiamenti climatici si sono dati appuntamento lo scorso ottobre a Milano in quella che è stata chiamata Pre-COP26. A ospitare la COP sarà, invece, il Regno Unito, più precisamente la città di Glasgow. Qui si riuniranno esperti da tutto il mondo, capi di stato, esperti di clima, attivisti e imprenditori così da concordare un’azione e impegni comuni.

PERCHE’ LA COP-26 È COSÌ IMPORTANTE

La COP-26 rappresenta un appuntamento molto atteso: la maggior parte degli esperti è concorde nel riconoscere il carattere straordinario e urgente di questo incontro.  Affrontare i cambiamenti climatici, infatti, è sempre più un’urgenza e una priorità. Prima di addentrarci negli obiettivi che si puntano a raggiungere nell’ambito della COP-26, facciamo, però, un passo indietro per capire meglio la strada che ci ha portato qui oggi

Eccoci a Parigi nell’anno 2015, in occasione della COP-21. In questa sede, per la prima volta, i leader dei diversi paesi hanno deciso di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi. Un impegno importante siglato con l’Accordo di Parigi che stabilisce che i firmatari debbano presentare un piano nazionale, definito Nationally Determined Contribution (in sigla Ndc), indicando i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e fornendo ogni cinque anni una versione aggiornata del piano che rifletta la massima ambizione possibile di ogni stato in quel momento per quanto riguarda il contrasto alla crisi climatica. Il vertice di Glasgow - ritardato di un anno a causa della pandemia – sarà, dunque, l’occasione proprio per presentare gli Ndc aggiornati.

GLI OBIETTIVI DELLA COP-26

Sono quattro i focus principali attorno a cui ruota la COP-26:

  • Azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5 °C: a ciascun paese è chiesto di presentare obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni entro il 2030, così da raggiungere un sistema a zero emissioni nette entro il 2050. Ma come fare? Prima di tutto ponendo fine all’uso del carbone, riducendo la deforestazione, accelerando la transizione verso i veicoli elettrici e incoraggiando gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile.
  • Salvaguardare le comunità e degli habitat naturali minacciati dai cambiamenti climatici: collaborare con i paesi più colpiti dai cambiamenti climatici è fondamentale, al fine di poterli supportare nella protezione e ripristino degli ecosistemi, ma anche nella costruzione di difese, sistemi di allerta e infrastrutture agricole più resilienti per contrastare la perdita di abitazioni, di mezzi di sussistenza e di vite umane.
  • Mobilitare i finanziamenti necessari al raggiungimento dei primi due obiettivi: il terzo obiettivo della COP26 è legato alla mobilitazione di risorse economiche per sostenere la lotta contro i cambiamenti climatici.

Collaborare: la sfida posta dai cambiamenti climatici riguarda tutti e solo attraverso una stretta collaborazione tra governi, imprese e società civile sarà possibile centrare gli obiettivi prefissatisi.