3 semplici mosse per fare una raccolta differenziata senza errori

SCOPRI ALCUNI SEGRETI PER IMPARARE A FARE LA DIFFERENZIATA NEL MODO CORRETTO

Siamo spesso spinti a pensare che i nostri rifiuti rappresentino solamente degli scarti arrivati a fine vita, mentre costituiscono a tutti gli effetti una miniera di materie prime che, una volta recuperate, possono tornare in circolo all’interno di altri prodotti.  

La chiave di questo processo circolare è in ciascuno di noi: facendo la raccolta differenziata, abbiamo il compito di indirizzare i rifiuti al corretto recupero. Differenziare senza errori sembra impossibile, ma in realtà è sufficiente tenere a mente 3 semplici regole. Scopriamole insieme. 

IMBALLAGGI DIVERSI, MATERIALI DIVERSI

La nostra raccolta differenziata inizia al supermercato. Quando dobbiamo acquistare un prodotto, infatti, è importante privilegiare quelli con imballaggi riutilizzabili o molto semplici, composti magari da un unico materiale.  

E se l’imballaggio che avessimo tra le mani è composto da più materiali? Diventa allora necessario separarli così da poterli conferire nel contenitore corretto. Prendiamo ad esempio le confezioni delle merendine: di solito sono composte da una vaschetta in cartone e da un involucro in plastica e, quindi, andranno buttati in due contenitori diversi, così da permettere il successivo riciclo sia della plastica sia della carta.  

In entrambi i casi è bene però ricordarsi che un aiuto prezioso può arrivare dalle etichette ambientali che sono presenti su molte confezioni e che ci permettono di identificare a colpo d’occhio il materiale di cui è costituito un prodotto. Qui puoi trovare un approfondimento per imparare a leggerle.  

I RIFIUTI VANNO PULITI, NON LAVATI

Per poter riciclare correttamente i nostri imballaggi, è consigliabile eliminare gli eventuali residui di cibo. La ragione non è legata solo a motivi di igiene ma attraverso questo semplice gesto, possiamo velocizzare il processo di riciclo e aumentare le quantità di materiale recuperato presso l’impianto di trattamento.  

È importante però fare una precisazione sulla pulizia degli imballaggi: rimuovere i residui di cibo, non significa doverli sciacquare o lavare prima di differenziarli; può essere utile per evitare i cattivi odori ma non è obbligatorio al fine di un corretto riciclo del materiale.  

RIDURRE IL VOLUME SÌ, MA NEL MODO CORRETTO

Arrivati a questo punto non resta che fare un ultimo sforzo: ridurre il volume degli imballaggi. Questo passaggio, che a noi sembra secondario, permette di ottimizzare lo spazio nel contenitore dei rifiuti e di aiutare gli addetti alla raccolta al momento del ritiro. Le regole variano in base alla tipologia di materiale: nel caso in cui si tratti di carta e cartone, i rifiuti vanno piegati e compattati, mentre se si tratta di lattine e bottiglie di plastica vanno schiacciate prima di essere conferite nella plastica o nel metallo.  

Ma come farlo correttamente? Non è per niente indifferente se le schiacciamo o le accartocciamo. Le nostre bottiglie di plastica una volta giunte a fine vita finiscono negli impianti di trattamento dove appositi macchinari selezionano e dividono i rifiuti di plastica in base alla tipologia di materiale con cui sono fatte. Proprio per facilitare questo processo di selezione, è utile che le bottiglie vengano appiattite per il lato lungo. In questo gesto così semplice si racchiude il segreto per poter aumentare i volumi di plastica riciclata.