Dove buttare i gusci delle uova

Dove si buttano i gusci delle uova?

Senza di loro non esisterebbero le meringhe, le omelette e la carbonara. Le uova sono uno degli alimenti cardine dell’alimentazione umana. Facilmente acquistabili e ampiamente utilizzabili, sono valide alleate anche per chi conduce una dieta vegetariana. Il loro costo esiguo e la facilità di impiego rendono il loro uso in cucina frequentissimo. Ma cosa fare dei gusci dopo averli rotti?

Cosa sono i gusci delle uova?

Per un uovo medio di circa 60 g più del 10% del peso è rappresentato dal guscio di uovo. Questo involucro naturale che protegge albume e tuorlo e si separa da essi tramite membrane, è impermeabile ma poroso. La porosità del guscio d’uovo permette uno scambio con l’ambiente esterno quindi più l’uovo è vecchio più la parte viscosa al suo interno è concentrata, più aria ha incamerato. Per questa motivazione le uova più vecchie, a causa di una quantità maggiore di aria al loro interno, galleggiano se lasciate in un bicchiere d’acqua (con sale), le uova fresche invece affondano perché più piene di liquido e meno di aria.

Di cosa sono fatti i gusci delle uova?

I gusci delle uova sono composti al 94% da carbonato di calcio. L’altro 6% è composto da carbonato di magnesio, glicoproteine, mucoproteine, collagene e mucopolisaccaridi che costituiscono le componenti rinforzanti del guscio di uovo. Quindi la domanda sorge spontanea: dove si buttano i gusci d’uovo?

Dove buttare i gusci delle uova?

I gusci delle uova sono composti da materiale biodegradabile. Hanno brevi tempi di decomposizione, quindi possono essere comodamente conferiti nei contenitori dell’umido o dell’organico. Ma, prima di buttarli, sapete che potete utilizzarli in svariati modi tutti super utili?

Come riciclare i gusci delle uova (con un po’ di creatività)

Sia che abbiate aperto con cura il guscio delle uova sia che vi si sia frantumato, per questi pezzi di guscio di uovo ci può essere un altro utilizzo diverso dal finire direttamente in pattumiera. Non si tratta infatti di un inutile scarto alimentare ma di un alleato in casa e uno strumento utile a mettere in moto la creatività. Ecco 6 modi per non buttare le bucce delle uova e riciclarle.

Usare i gusci delle uova In giardino

  • Porta germogli. Essendo impermeabili ma biodegradabili, i gusci delle uova si prestano ad essere utilizzati per ospitare piccoli germogli che, una volta cresciuti, andranno spostati in un vaso più capiente. Fate attenzione a romper solo piccoli pezzi e lasciare la maggior parte del guscio intatto per ospitare poco terriccio e qualche semino. Perfetti per i semi di piante aromatiche o di legumi, possono fare da vasetto anche per germogli di fiorellini. Una volta che le piante sono cresciute, basterà interrare l’intero guscio in terra e il gioco è fatto.
  • Antiparassitario e per le piante. Sbriciolati nel terreno intorno alle piante del vostro giardino, i gusci d’uovo si rivelano degli ottimi antiparassitari. Le lumache, ad esempio, si terranno lontane dai germogli così protetti. I bordi dei gusci sono piuttosto taglienti per alcuni animali striscianti che quindi smetteranno di importunare le vostre piante.
  • Concime naturale. Se sbriciolati e mescolati con il terriccio, i gusci delle uova offrono nutrimento alle vostre piante. Il guscio d’uovo apporta il calcio e riesce a rinforzare il fusto delle  piante nel giardino o sul balcone. Ne beneficiano molto le rose, ad esempio.  i gusci d’uovo sbriciolati nel terreno, aiutano le piante di pomodoro e peperone ad evitare il marciume apicale e macchie sulle foglie. Altrimenti utilizzateli per arricchire il vostro compost.

Usare i gusci di uova in casa

  • Per pulire la ceramica. Se la vostra tazza preferita risulta macchiata irrimediabilmente dal caffè o dal tè che bevete ogni mattina, potrete utilizzare i gusci d’uovo per pulirla. Basterà lasciare i gusci appena rotti all’interno della ceramica per una notte e lavare la tazza l’indomani mattina per trovarla come nuova.
  • Come anti ingorgo nel lavandino. Inseriti nella piletta del lavandino, i gusci d’uovo impediscono l’accumulo di detriti di cibo all’interno degli scarichi. Riescono anche a limitare l’azione dei residui dei grassi di cottura sulle pareti dei tubi. A questo proposito sapevate che non si butta l’olio di frittura nel lavandino?
  • Nel bucato. Dopo la rottura dei gusci di uovo, lavateli, sbriciolateli e uniteli (all’interno di un contenitore di cotone ben chiuso) ai panni che aspettano di essere lavati in lavatrice. Aiuteranno a sbiancare il bucato. Potete conservare questa polvere all’interno di contenitori di recupero ben puliti e lavati. Scegliete un vasetto di plastica con tappo o di vetro, vanno bene quelli delle conserve o dei detersivi per il bucato. Sceglietene uno di media dimensione e ricordate di differenziare i contenitori che invece non servono più. Assicuratevi di inserirli nel bidone corretto e se non sapete come conferirli correttamente utilizzate il portale Dove Lo Butto.

I gusci di uova si possono mangiare?

Il carbonato di calcio, di cui sono quasi esclusivamente composti i gusci delle uova, può essere inserito all’interno dell’alimentazione umana e animale. Le stesse galline, ad esempio, mangiano i gusci delle uova per reintegrare il calcio e creare uova più forti e resistenti. Sono stretto controllo veterinario, potete dare ai vostri cani del guscio d’uovo da sgranocchiare o già finemente tritato, ovviamente a patto di aver eliminato qualsiasi tipo probabile contaminazione da salmonella. Per questo motivo occorre sempre bollire i gusci di uovo prima di polverizzarli e utilizzarli.

Con i gusci di uova si possono realizzare anche integratori alimentari fatti in casa. Detto questo, però, non lanciatevi in esperimenti come se foste degli esperti. Chiedete un parere medico e ricordate che il calcio aiuta, assunto nelle giuste dosi, le ossa a mantenersi più forti, ma il carbonato di calcio può far insorgere fastidiosi e dolorosi calcoli renali in soggetti predisposti. Quindi prima di pensare anche solo di assumere i gusci di uova come integratore alimentare, consultate il vostro medico.