Giornata mondiale della terra: come rinasce il terreno con l’agricoltura rigenerativa

IN OCCASIONE DELL’EARTH DAY, NESTLÉ CI RACCONTA IL SUO IMPEGNO PER LA SALVAGUARDIA DEL NOSTRO PIANETA E LA LOTTA CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI

La Giornata Mondiale della Terra è un’occasione unica per ricordarci la bellezza e l’importanza di prendersi cura del nostro pianeta. Un impegno che per Nestlé passa dall’agricoltura rigenerativa: un metodo di coltivazione rispettoso del suolo e capace di preservare, rigenerare e arricchire biologicamente il terreno.  

Una novità importante rispetto alle pratiche agricole intensive, che si sono diffuse negli scorsi decenni con l’unico obiettivo di massimizzare le colture. Non tenendo conto della salute del suolo questi metodi, infatti, hanno causato un impoverimento dei terreni, divenuti sterili. Inoltre, il ricorso massiccio all’uso di pesticidi e alle pratiche di deforestazione ha provocato un aumento delle emissioni in atmosfera e danni considerevoli all’ambiente e alla biodiversità.

GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA: PRENDERSI CURA DEL SUOLO CON L’AGRICOLTURA RIGENERATIVA

L’agricoltura rigenerativa nasce dall’unione di pratiche di coltivazione antiche e moderne in cui al centro viene posta la cura del suolo. Si va dalla diversificazione colturale - la rotazione delle colture adottata per aumentare la fertilità della terra -, alla riduzione delle lavorazioni per proteggere l’habitat e la varietà degli organismi che popolano il terreno, fino alla copertura del suolo per trattenere acqua e nutrienti.  

L’adozione di queste pratiche offre un doppio beneficio: preservando, rigenerando e arricchendo il suolo agricolo, assicura colture di qualità ma anche un ecosistema in salute e in grado di contrastare efficacemente i cambiamenti climatici. 

DALLA CURA DEL SUOLO, VANTAGGI PER TUTTO IL PIANETA

Agricoltura rigenerativa non significa solo benessere del terreno: come in una rete interconnessa, maggiore salute del suolo vuol dire anche maggiore salute dell’ambiente circostante. Grazie alla ricostruzione organica e alla mineralizzazione del terreno, infatti, aumenta la fertilità della terra, ma anche la capacità da parte delle piante di assorbire anidride carbonica. Questo perché le colture che crescono in terreni con un alto livello di materie organiche sono in grado di ridurre considerevolmente la quantità di carbonio presente in eccesso nella nostra atmosfera.  

La lotta ai cambiamenti climatici attraverso l’agricoltura rigenerativa non si esaurisce qui. A differenza dei metodi di coltivazione intensiva, non è previsto l’utilizzo di pesticidi e di altre sostanze chimiche, responsabili di elevate emissioni nell’atmosfera, così da poter assicurare un’aria più pulita e una maggiore purezza delle acque sotterranee. 

LA TRANSIZIONE DI NESTLÉ VERSO L’AGRICOLTURA RIGENERATIVA

Con quasi due terzi delle emissioni che provengono dall’agricoltura, Nestlé ha deciso di impegnarsi attivamente nel sostenere la transizione verso questo nuovo modello di produzione agricola. Entro il 2030, il Gruppo punta a procurarsi il 50% dei suoi ingredienti chiave dall’agricoltura rigenerativa.  

Per fare questo, Nestlé ha stanziato 1,2 miliardi di CHF di investimenti, da qui al 2025, e sta lavorando a stretto contatto con i suoi 500.000 agricoltori e fornitori a livello globale. Una collaborazione nata con l’obiettivo di proteggere gli ecosistemi e la biodiversità, ma che vuole generare al tempo stesso impatti positivi anche a livello sociale nelle comunità in cui il Gruppo opera. In altre parole, oltre alla salute del pianeta, Nestlé punta a migliorare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e a offrire loro migliori opportunità economiche all’interno delle comunità rurali.  

Da ultimo, altro pilastro importante della transizione verso l’agricoltura rigenerativa è l’adozione di misure di compensazione delle emissioni, tra cui nello specifico il rimboschimento: il Gruppo pianterà 20 milioni di alberi ogni anno per i prossimi 10 anni in modo da migliorare la gestione dell’acqua e la biodiversità, riducendo così anche i livelli di anidride carbonica presenti in atmosfera. È in questo contesto che si inserisce anche l’impegno di Nestlé a garantire l’adozione da parte dei suoi principali fornitori di materie prime di pratiche di agricoltura rigenerativa che, entro il 2022, siano completamente prive di deforestazione.