illustrazione inquinamento Co2

Neutralita’ climatica: il piano ue per raggiungerla

LEGGE EUROPEA SUL CLIMA E PACCHETTO “FIT FOR 55”, I PILASTRI EUROPEI PER LA NEUTRALITÀ CLIMATICA. ECCO DI CHE COSA SI TRATTA

L’Europa punta a essere nel 2050 il primo continente climaticamente neutrale. Un obiettivo divenuto ora anche vincolante. Lo scorso giugno, infatti, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la European Climate Law, che rappresenta uno dei pilastri del Green Deal europeo.  

Quello della carbon neutrality è un traguardo importante che, come spiegato qui, sarà possibile raggiungere solo nel momento in cui l’UE toglierà dall’atmosfera tanta CO2 quanta ne produce; in altre parole, la differenza tra la produzione di Co2 nei paesi dell’UE e la capacità dei sistemi naturali di assorbire il carbonio dall’atmosfera dovrà essere pari a zero.  

Proviamo allora a capire meglio quali sono gli obiettivi fissati e la strada tracciata per raggiungere la piena neutralità carbonica.  

2030 E 2050: LA STRADA VERSO LA CARBON NEUTRALITY

Con la legge Europea sul clima, sono due gli step previsti da qui al 2050: il primo, l’obiettivo cosiddetto intermedio, fissa per il 2030 la riduzione netta delle emissioni inquinanti del 55% rispetto ai livelli del 1990; il secondo, invece, prevede di raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Due obiettivi che per essere centrati richiedono l’adozione di specifiche misure da parte delle istituzioni europee, così come degli stati membri.  

MA COME RAGGIUNGERE LA CARBON NEUTRALITY? IL PACCHETTO “FIT FOR 55”

Per passare dalle parole ai fatti, l’UE ha definito un percorso ambizioso adottando il pacchetto clima-energia “Fit for 55”. Si tratta di un’architettura onnicomprensiva, come l’ha definita la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, pensata per rendere le politiche in materia di clima, energia, uso del suolo, trasporti e fiscalità idonee a ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030.  

Diversi sono i punti inclusi in questo pacchetto di misure. Vediamone alcuni insieme:  

  1. Revisione dell’Emission Trading System: conosciuto anche con l’acronimo ETS, è il sistema che fissa un limite alle emissioni prodotte dalle aziende, permettendo a quello che lo superano di acquistare crediti di carbonio dalle imprese che inquinano di meno. La Commissione Europea punta ora ad abbassare i limiti delle emissioni consentite e a estendere il campo di applicazione ad altri settori, così da incentivare consumi più efficienti e investimenti in energia pulita. Verrà creato, inoltre, un apposito sistema di scambio delle emissioni per i trasporti su strada e gli edifici. 
  2. Tutte le auto nuove immatricolate dal 2035 dovranno essere a zero emissioni. Non potranno, quindi, più essere vendute auto nuove a benzina, diesel o ibride.  
  3. Si propone un cambio nel modo di tassare i carburanti, passando a una tassazione basata sul contenuto energetico e sulle prestazioni ambientali dei combustibili.   
  4. Si punta a introdurre il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, una tariffa sull’import che sarà applicata a cemento, ferro, acciaio, alluminio, fertilizzanti ed elettricità provenienti da Paesi terzi che hanno standard ambientali inferiori a quelli imposti dall’Unione Europea, così da prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.   
  5. Entro il 2030 saranno piantati 3 miliardi di alberi, così da aumentare i depositi di carbonio e contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Scopri di più su che cosa sono i depositi di carbonio, leggendo qui.  

La strada è ancora molto lunga, anche per il pacchetto “Fit for 55”, che dovrà ora essere approvato dal Parlamento Europeo e da tutti gli stati membri. Nell’attesa non ci resta che continuare a fare la nostra parte per ridurre ogni giorno la nostra impronta ambientale!