banco con cipollotti, carote e patate

Sprechi alimentari: arriva una buona notizia per l’italia

COME SE LA CAVA IL NOSTRO PAESE IN FATTO DI SPRECHI ALIMENTARI? SCOPRILO IN QUESTO ARTICOLO

Come se la cavano gli italiani in fatto di spreco alimentare? E gli altri paesi? Un’istantanea delle abitudini alimentari a livello mondiale ce la restituisce l’indagine realizzata da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability, e condotta in otto Stati. Si tratta di un confronto incrociato sulle abitudini di acquisto, gestione e fruizione del cibo a livello planetario che vede il nostro Paese inaspettatamente virtuoso. Ecco i risultati.

SPRECO DI CIBO: ECCO LA CLASSIFICA

Dai risultati raccolti in otto paesi - dall’Italia alla Spagna, dalla Germania al Regno Unito, dagli Usa al Canada fino alla Cina – gli spagnoli si dimostrano i più virtuosi, con il 71% degli intervistati che dichiara di gettare il cibo meno di una volta alla settimana. A seguire troviamo i russi e tedeschi (70%), e subito dopo con il 69% gli italiani. All’opposto, quali maglie nere in fatto di sprechi alimentari, si piazzano i cinesi che dichiarano di gettare nel 75% dei casi il cibo una o più volte la settimana, seguiti dagli statunitensi (55% spreca settimanalmente). Emerge, quindi, un divario netto tra i cittadini dei paesi europei e i nordamericani/cinesi, molto meno attenti a salvaguardare il cibo.

Se consideriamo le quantità di cibo buttate, l’Italia guida la classifica dei virtuosi con “solo” 529 grammi di cibo sprecato a testa nell’arco di una settimana. All’opposto ancora una volta troviamo gli Stati Uniti con 1453 grammi di cibo settimanali, preceduti dai cinesi con 1153 grammi e dai canadesi con 1144 g. I tedeschi dichiarano 1081 g, i cittadini inglesi 949 g e, infine, spagnoli e russi, con rispettivamente 836 g e 672 g.

PERCHÉ SI BUTTA IL CIBO? I MOTIVI DEGLI SPRECHI ALIMENTARI

Ma quali sono le cause dietro allo spreco di cibo? Una domanda utile da farsi soprattutto quando l’obiettivo è quello di diminuire il cibo buttato. Dalla ricerca emerge che in media nel 44% dei casi lo spreco è dovuto al fatto che ci si dimentica la data di scadenza - leggi qui per sapere come consultare correttamente la data di scadenza ed evitare di buttare cibo inutilmente -; in media nel 40% viene fatto un calcolo errato – si acquista troppo e senza pensare, leggi qui come fare una spesa anti-spreco –, mentre in media nel 33% dei casi sono alcuni errori di valutazione che ci portano a cucinare più del necessario.

Se guardiamo alle percentuali dei singoli paesi, la ragione principale dello spreco di cibo è legata all’aver scordato gli alimenti acquistati: il 68% nel caso dei cittadini statunitensi, 1 italiano, 1 russo, 1 spagnolo e 1 tedesco su 2, nel 65% dei casi per i canadesi e nel 61% dei casi per i cittadini del Regno Unito.

Pane, frutta e verdura: ecco cosa si butta di più

Tra i prodotti maggiormente sprecati troviamo la frutta e la verdura e tutti gli alimenti freschi, più facilmente deperibili: si va dai 42,6 grammi di spreco settimanale per la frutta e 41,6 per la verdura negli Stati Uniti, ai 42 grammi di frutta gettata in Germania ogni settimana, fino ai 24,5 grammi di frutta sprecata settimanalmente dai russi. Gli italiani si assestano su uno spreco settimanale medio di 32,4 grammi settimanali per la frutta e 22,8 grammi per la verdura. Anche il pane fresco rientra nella classifica dei cibi maggiormente sprecati: dai 38,3 grammi settimanali per gli Stati Uniti ai 22,3 grammi in Italia, e in mezzo il Regno Unito con 33,8 grammi.

Sprecare il cibo per me è…

Un dettaglio interessante rilevato nella ricerca è la diversa percezione dello spreco di cibo di paese in paese. Per il 77% degli italiani sprecare cibo è immorale, lo stesso vale per i cittadini europei in genere ma anche per i cinesi (71%). Diversa, invece, la percezione che ne hanno gli inglesi (83%), gli statunitensi (73%) e i canadesi (80%) che guardano più al danno economico che lo spreco genera.

Too Good To Go & Nestlé: una bella storia anti-spreco

Riconoscendo l’importanza di non sprecare inutilmente il cibo, Nestlé ha aderito all’iniziativa di Too Good To Go, sottoscrivendo il patto contro lo spreco alimentare.  Diverse le iniziative che saranno messe in campo, le puoi scoprire qui! Non basta però l’azione delle aziende, occorre che anche tu faccia la tua parte. Per esempio, diventando più consapevole dell’importanza di non sprecare cibo, facendo una spesa più in linea con le tue reali necessità e adottando alcune piccole accortezze che ti possono aiutare nell’evitare di dimenticarti il cibo in frigo o di conservarlo in maniera scorretta. Che cosa stai aspettando? Diventa anche tu protagonista di questo percorso: rendi zero lo spreco alimentare.