Vita da genitori, un terzo si sente solo nonostante viva in un mondo iperconnesso

È quanto emerge dallo studio “The Parenting Index” commissionato da Nestlé e sviluppato in collaborazione con Kantar per comprendere e supportare i neogenitori nel loro ruolo, in un mondo che cambia di continuo 

La pressione, sia quella interna esercitata su se stessi che quella sociale, si rivela essere la più grande sfida che i nuovi genitori devono affrontare oggi. È quanto emerge dal Parenting Index, il primo studio del suo genere che intende analizzare e approfondire le difficoltà e le sfide che tutti i genitori si trovano ad affrontare quando nasce un figlio. L’evidenza principale dello studio conferma che 1/3 dei genitori si sente solo, nonostante viva in un mondo iperconnesso. 

La genitorialità oggi

L’edizione inaugurale del Parenting Index, commissionata da Nestlé a Kantar come parte del suo costante impegno nel sostenere le famiglie nei primi 1.000 giorni di vita del bambino, identifica 8 fattori universali capaci di influenzare la neogenitorialità. Questo studio rappresenta un tassello ulteriore della Nestlé Parenting Initiative – un programma internazionale su cui l’azienda lavora con l’intento di aiutare a rendere più facile la vita dei genitori. Basato sulle opinioni di oltre 8.000 mamme e papà di bambini di età compresa tra 0 e 12 mesi che vivono in 16 Paesi diversi, lo studio si presenta come una modalità innovativa per valutare e comprendere le esperienze dei genitori di tutto il mondo, oggi.  

Genitori e pressione

Dallo studio emerge chiaramente che il fattore universale più significativo nell’influenzare l’esperienza genitoriale è la pressione. Una variabile su cui i neogenitori hanno poco controllo, ma che ha l'impatto maggiore: contribuisce infatti al 23% del punteggio complessivo dell’Index. Si concretizza con il giudizio da parte degli altri (anche tramite i social media), con il senso di colpa causato dall’autocritica, con le realtà inaspettate della genitorialità e con il sentimento di solitudine che paradossalmente si prova al giorno d’oggi, pur vivendo in un mondo iperconnesso. 

In particolare, all’interno del fattore Pressione, troviamo: 

Solitudine in un mondo iperconnesso: il 32% dei genitori afferma che, nonostante viva in un mondo in cui amici e familiari sono solo a un messaggio di distanza, è facile sentirsi isolati e soli con un bambino in braccio. 

Social shaming: a livello globale, la metà (51%) dei genitori intervistati sente un’intensa pressione sociale su come crescere i propri figli e questo, oggi, proviene dai social media. Le pressioni esterne sono più forti, i genitori hanno su di esse meno controllo e quindi possono avere un forte impatto. 

- Senso di colpa dei genitori: il 45% degli intervistati è d’accordo sul fatto che i neogenitori si trovano a provare senso di colpa e che questo può avere un impatto anche duraturo. 

Le realtà inaspettate della genitorialità: quasi un terzo (31%) riferisce di sentirsi impreparato nel diventare genitore e il 53% afferma che deve affrontare la conseguente necessità di scendere a più compromessi del previsto. 

Consigli non richiesti (“la voce del villaggio”): il 60% degli intervistati sente che tutti hanno un’opinione su come crescere il loro bambino, che intendano ascoltare i vari pareri o meno. 

La pressione sociale in Italia

A seguito di tre accurate indagini sui social network, effettuate in altrettanti momenti di analisi che vanno da ottobre 2019 a dicembre 2020, anche in Italia risulta che la pressione sociale, espressa attraverso ansie, senso di inadeguatezza e stress, è la principale emozione provata dei neogenitori. In particolare, l’importanza di compiere le “scelte giuste” per garantire la salute dei propri bambini (parto, allattamento, salute psico-fisica, malattie, serenità) è il principale fattore impattante nella vita dei neomamme e neopapà italiani. Allo stesso tempo anche i diritti per le famiglie (congedo parentale, sussidi, asili nido, altre garanzie e agevolazioni da parte dello Stato), sono un’altra fonte di preoccupazione per i genitori del nostro Paese. 

Rendere più facile la vita dei genitori

Nestlé commissionerà The Parenting Index ogni due anni, al fine di riflettere e disegnare il panorama internazionale dell'esperienza genitoriale. Nel contesto del suo obiettivo di lavorare insieme ad altri per rendere più facile la vita dei genitori, Nestlé prevede anche di collaborare con i partner interessati e di ospitare tavole rotonde per stabilire una tabella di marcia attuabile su come affrontare le sfide universali della genitorialità del 21° secolo, secondo quanto rivelato dagli insights di questo primo Parenting Index.