Perché mangiare frutta e verdura? Fa bene anche alla psiche!

Una bambina che cucina e gioca con il suo papà

Un nuovo studio Nestlé dimostra la profonda connessione tra una corretta nutrizione e il benessere psico-fisico: più frutta e verdura mangiamo più bassa è la probabilità di andare incontro a disequilibri psicologici. 

“Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo” una famosa citazione di Ippocrate sembra essere il principio base su cui si fonda la Psichiatria Nutrizionale e, stando alla citazione, si evince che non è poi una scienza così giovane o una moda passeggera, ma anzi una disciplina che indaga da tempo, e in modo scientifico, il ruolo dell’alimentazione e della nutrizione sulla salute mentale.

L’importanza della Psichiatria Nutrizionale oggi

Un ruolo, quello della Psichiatria Nutrizionale, di cui tenere ampiamente conto nella nostra vita, a maggior ragione in seguito al lungo periodo di distanziamento e isolamento forzato come quello che abbiamo vissuto nell’ultimo anno. Le sensazioni di disagio, provate in ogni parte del mondo, rappresentano un fenomeno crescente che vede adolescenti e giovani adulti isolarsi chiudendosi in loro stessi. Una condizione che, quando ovviamente non è “fisiologica” e temporanea, può costituire un campanello d’allarme a cui prestare attenzione per poter dare una risposta su diversi fronti e soprattutto affrontare una battaglia che comincia proprio dalla tavola.

La salute psicologica degli italiani

Un nuovo studio di Nestlé ha voluto sondare la salute psicologica degli italiani, fotografandone lo stato mentale nell’ultimo periodo, per capire cosa provoca un cambiamento di atteggiamenti. Dallo studio - svolto da Toluna su un campione di 2.000 persone rappresentativo della popolazione italiana, dai 18 ai 64 anni – emerge che il 70% degli intervistati dichiara di aver modificato l’atteggiamento verso il prossimo, verso la famiglia o nei confronti del lavoro negli ultimi due anni. Per il 24% fra gli eventi ritenuti responsabili di un modificato atteggiamento ci sono accadimenti spiacevoli come una separazione, un lutto, un trasferimento, il bullismo, mentre per il 23% il cambiamento è in positivo e dettato da eventi quali una nascita, un matrimonio, una promozione al lavoro e nuove amicizie. La notizia positiva è che, secondo i dettami della psichiatria nutrizionale, grazie alla profonda connessione fra cibo e psiche, la nostra mente può essere curata anche a tavola, come già diversi studi Nestlé suggerivano, dimostrando per esempio come la dieta mediterranea sia associata a un minor rischio di depressione, e come in particolare alcuni cibi, i cosiddetti mood food, siano dotati di proprietà positive sul buonumore e sul benessere psico fisico.

L’importanza di un’alimentazione equilibrata

Commenta Giuseppe Fatati, Presidente dell’Osservatorio Nestlé che dal 2009 studia le abitudini alimentari degli italiani per proporre il buono di una nutrizione equilibrata: “Molti scienziati hanno sottolineato l’esistenza di solide associazioni tra qualità della dieta e salute mentale, riportando evidenze che indicano un effetto protettivo di stili nutritivi sani sull’umore. In pratica una corretta alimentazione può migliorare il tono dell’umore”. Prosegue Fatati: “Le persone con disturbi comportamentali e relazionali potrebbero avere un’alterazione del metabolismo cerebrale legato ad una infiammazione cronica di basso grado. Un intervento nutrizionale adeguato potrebbe essere efficace nel trattamento della depressione e dell’isolamento sociale. Esiste una relazione inversa tra consumo di frutta e verdura e depressione o ansia, cioè più frutta e verdura si mangia più bassa è la probabilità di andare incontro a una malattia mentale negli anni successivi”.

Mangiare verdura e frutta fresca sin da bambini

Dal nuovo studio Nestlé sulla salute psicologica degli italiani, risulta come siano soprattutto persone in età compresa fra i 18-44 anni a risultare maggiormente vulnerabili ai diversi eventi che la vita ci presenta. Una fragilità che può essere contrastata fin da bambini anche attraverso un’alimentazione adeguata. Spiega Fatati: “Le Linee Guida nazionali e internazionali consigliano di consumare più porzioni di verdura e frutta fresca. In particolare, il consumo di frutta in età prescolare e scolare è essenziale per apprendere comportamenti alimentari corretti e raggiungere un ottimo equilibrio psicofisico. Nonostante sia stato fatto un grande sforzo per aumentare l'assunzione di frutta e verdura nei bambini in età prescolare, l'assunzione di verdure in questo gruppo è ancora bassa. Uno studio recente, aveva evidenziato che l'educazione alimentare dei bambini in età prescolare può avere un effetto positivo sull'assunzione di verdure, nonché sui loro risultati emotivi e comportamentali”. 

Il progetto Nutripiatto

Apprendere un’abitudine corretta è quindi essenziale per lo sviluppo emotivo-comportamentale di ogni bambino. Un principio sviluppato in seguito nel progetto Nutripiatto di Nestlé, rivolto proprio ai bambini in età prescolare e scolare. Conferma Giuseppe Fatati: “Negli anni è diventata molto popolare la proposta di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, mutuata dal programma alimentare americano Five-a-day. In area mediterranea dobbiamo considerare “almeno” cinque porzioni al giorno suddivise in due di verdura e tre di frutta. Un’ottima idea per aumentarne il consumo è quella di utilizzarli come ingredienti di piatti più o meno elaborati ma sempre molto gustosi e colorati come, per esempio, una pasta con le zucchine, ma ogni famiglia saprà interpretare a proprio piacimento gli ingredienti sani per ricette che aiutino a mantenere un benessere psico-fisico”.