Stampante aperta

Dove buttare le cartucce della stampante?

Negli ultimi anni il mondo del lavoro è molto cambiato, molti lavoratori alternano la presenza in ufficio al lavoro da remoto. Per costoro uno spazio sempre più grande in casa è occupato dalle scrivanie con il loro carico di schermi, pc, tastiere, mouse ma soprattutto stampanti. Mentre il mondo corre veloce verso una digitalizzazione sempre più integrale, c’è ancora chi ha bisogno di stampare documenti su carta come ad esempio contratti, bollette e ogni genere di documento per il quale si necessita di una copia cartacea. Non manca anche chi utilizza la stampante come ausilio per la creatività dei bambini, in pochi click infatti è possibile scaricare e stampare disegni da colorare o giochi per tutte le età. Ma se la stampante è un utilissimo strumento tecnologico sapete come usarla in modo ecologico e soprattutto dove si buttano le cartucce della stampante?

Come sono fatte le cartucce della stampante?

Per scoprire dove smaltire le cartucce della stampante occorre prima sapere come sono fatte le cartucce. Le cartucce della stampante più comuni sono quelle a getto di inchiostro (inkjet) e sono costituite da un involucro di plastica, il serbatoio, all’interno del quale è racchiuso l’inchiostro. Solitamente nelle stampanti più moderne ogni colore ha una propria cartuccia, in quelle più datate spesso le cartucce sono accorpate e, in qualche caso, la stampante smette di funzionare anche se un solo colore è terminato (con un enorme spreco di inchiostro). Le cartucce sempre più spesso sono dotate di un chip per il riconoscimento da parte

Dove buttare le cartucce della stampante

Ora sapete come sono fatte le cartucce, tuttavia è molto probabile che, se vi chiedessimo dove buttare cartucce della stampante, potreste cadere facilmente in errore. Non fatevi ingannare dall’involucro esterno, le cartucce non vanno assolutamente gettate nel contenitore della plastica né in quello dell’indifferenziato. Toner e cartucce sono rifiuti speciali, quelli che comunemente vengono definiti RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Della grande famiglia dei RAEE fanno parte tantissimi tipi di rifiuti, più o meno inquinanti e pericolosi. Le cartucce pur appartenendo ai RAEE non pericolosi, rappresentano, comunque, un grosso rischio se disperse nell’ambiente. È per questo che occorre portare le cartucce esaurite presso l’isola ecologica del proprio comune o presso i centri di raccolta autorizzati in modo che gli addetti allo smaltimento possano occuparsene.

Una distinzione necessaria da fare è quella tra i RAEE domestici e quelli professionali, i primi sono quelli che si originano dal consumo familiare, diversi sono quelli del secondo gruppo che si utilizzano in aziende. Il secondo gruppo di solito prevede grandi quantità di rifiuti RAEE prodotti e, tra questi, non fanno eccezione cartucce e toner. In questo caso, quindi, le aziende, sottoposte all’obbligo normativo derivante dal Decreto Legislativo 152/2006, sono tenute a dimostrare di aver smaltito correttamente le cartucce e i toner acquistati e consumati a fini professionali affidandoli a società che si occupino dello smaltimento di questo tipo di rifiuti. Tale obbligo non è naturalmente previsto per i privati che consumano le cartucce delle stampanti di casa propria, pur tuttavia nel rispetto dell’ambiente, è sempre opportuno provvedere ad un corretto smaltimento di questi rifiuti speciali e potenzialmente dannosi.

Cartucce ricaricabili: uno sguardo al futuro

Oltre alle classiche cartucce per stampanti usa e getta, negli ultimi anni anche in questo campo si sono fatti passi avanti per la salvaguardia del pianeta. In molti, infatti, preferiscono dare nuova vita alle cartucce e fare di questo RAEE domestico una risorsa e non più un rifiuto. Costoro scelgono, infatti, di acquistare cartucce ricaricabili. Una volta terminate, questo tipo di cartucce possono essere consegnate in negozi specializzati che si occupano di rigenerarle. Il processo prevede che venga aggiunto nuovo inchiostro, che venga riprogrammato il chip installato sulla cartuccia e che quindi la cartuccia possa tornare a stampare come prima. Il risparmio in termini di costi, ma soprattutto di impatto ambientale, rispetto all’uso delle tradizionali cartucce usa e getta è altissimo; si producono infatti meno rifiuti e si consuma meno energia per riportare la cartuccia allo stato iniziale.

Vi ricordiamo, tra l’altro, che la plastica di cui è fatta la cartuccia è un materiale duraturo e sarebbe uno spreco e un atto sconsiderato utilizzarlo per una sola volta. Le cartucce ricaricabili si possono rigenerare moltissime volte. Discorso simile vale anche per i toner. Se siete in procinto di acquistare delle nuove cartucce per la vostra stampante di casa, cercate il negozio di cartucce rigenerabili più vicino e chiedete se vi è disponibilità di cartucce compatibili con la vostra stampante casalinga. L’ambiente vi ringrazierà!